LIBRI

Re Artù incontra Sherlock Holmes

Il Ciclo Arturiano ha un nuovo protagonista, anzi due. Senza spoilerare nulla di questo nuovo libro di Roberto de Marinis, è opportuno però spiegare alcune cose. Le chiediamo direttamente all’autore.

V24: Roberto, cosa c’entra Sherlock Holmes con Re Artù?

R: Molto. Entrambi per esempio sono personaggi di cui tuttora si discute se siano esistiti realmente.

V24: Ma Sherlock Holmes non è un personaggio letterario?

R: Fra gli appassionati c’è quello che viene chiamato “Il Grande Gioco”: una discussione infinita sul se il detective sia esistito realmente. Tenga presente che a sostegno di questa ipotesi si sono dichiarati favorevoli scrittori del calibro di Isaac Asimov e Agatha Christie, solo per citarne due.

V24: Come le è venuto in mente di abbinare Re Artù e Sherlock Holmes?

R: Tutto inizia con il ritrovamento di una antica pergamena, il cui contenuto, ove fosse dimostrato vero, rischia di far riscrivere l’intera Storia della Britannia. Questo reperto viene rinvenuto nel 1873, quando Sherlock Holmes ha solo 19 anni, e…

V24: Ah! Dunque un romanzo che “esce” da quelli cosiddetti “canonici”…

R: No. Da tempo ho iniziato un lavoro di precisione che porta il “Canone” a estendersi prima e dopo i romanzi e racconti canonici scritti da Sir Arthur Conan Doyle.

V24: Dunque potremmo chiamare il suo un “Canone esteso”?

R: Assolutamente. Nella timeline conandoyliana ho inserito solo i cinque miei romanzi del “Ciclo di Reichenbach”, che coprono il periodo fra il 1891 e il 1894, in cui Sherlock Holmes veniva dato per morto perché Conan Doyle lo fece precipitare dalla Cascata di Reichenbach durante una lotta con il suo principale nemico, Moriarty.

V24: Mi scusi una domanda. Ma non era più facile creare storie di Sherlock Holmes ambientate nel periodo in cui si svolgono i romanzi di Conan Doyle?

R: Che poi è quello che fanno tutti gli scrittori apocrifi. No, ho preferito distinguere nettamente i miei romanzi dai loro. Non amo scimmiottare nessuno. Meglio storie nuove, che introducono personaggi nuovi i quali si affiancano ai canonici.

V24: Quindi, ora scrive di uno Sherlock Holmes giovane. Com’è l’investigatore “da ragazzo”?

R: Diverso dal sé stesso adulto, ma solo perché è un giovane appena fuori dall’adolescenza.

V24: Non so cos’altro chiederle, visto che ho provato a farla “sbottonare” un po’ di più su questo nuovo romanzo, ma non ci sono riuscita.

R: Solo perché, essendo in epoca medioevale, indosso per l’occasione un’armatura, e non è facile da “sbottonare”.

V24: Lei ha una schiera di “Beta-readers” che leggono in anteprima i suoi romanzi. Posso chiederle cosa le hanno detto di questo?

R: Le dico solo che è piaciuto molto. Uno dei più illustri appassionati ha scritto una postfazione al primo volume, e ha confessato che il secondo è anche meglio del primo. Ma ovviamente, attendo il responso anche di altri lettori.

V24: Ah! Quindi sono due volumi?

R: Esattamente.

V24: E a noi non resta da fare altro se non leggere questa nuova fatica letteraria di Roberto de Marinis. I libri sono ordinabili su Amazon, sia in versione cartacea, sia in versione e-book.