Unisalento, installato nuovo microscopio elettronico a risoluzione atomica
Raggiungere risoluzioni subatomiche con ridotte intensità del fascio sonda di elettroni, riducendo quindi il danno da radiazione indotto sul campione. Queste caratteristiche di “HOLO-TEM”, il nuovo microscopio elettronico a risoluzione atomica installato nei giorni scorsi presso il Dipartimento di Matematica e Fisica “Ennio De Giorgi” dell’Università del Salento. Lo strumento prodotto dall’azienda giapponese Jeol, il cui acquisto è stato finanziato dal dal Ministero dell’Università e Ricerca nell’ambito del programma PON Ricerca e Innovazione 2014-2020 con oltre quattro milioni di euro, permette anche di eseguire analisi in modalità olografica e tomografica, rendendolo un apparecchio ideale per l’analisi anche di campioni di interesse biologico e biomedico. Attualmente è l’unico in Italia e uno dei pochi in Europa con tali caratteristiche innovative.
“Il microscopio ha mostrato performance ottimali in fase di collaudo, raggiungendo una risoluzione subatomica di soli 0.7 Angstrom – spiega il professor Lucio Calcagnile, docente a UniSalento di Fisica applicata e responsabile del nuovo laboratorio assieme alla professoressa Ross Rinaldi, docente a UniSalento di Fisica della materia. – Il microscopio è inoltre dotato di un sistema molto complesso di rivelatori che, funzionando simultaneamente, consentono di ottenere informazioni complementari di tipo morfologico, strutturale e composizionale».
Il nuovo microscopio potenzia l’infrastruttura di ricerca multidisciplinare europea CERIC-ERIC (Central European Research Infrastructure Consortium) nel campo della scienza dei materiali, i biomateriali e le nanotecnologie. L’accesso al nuovo laboratorio è aperto ai ricercatori di tutto il mondo, che possono sottoporre proposte di esperimento attraverso la piattaforma prevista dall’infrastruttura.
Il collaudo del nuovo microscopio è avvenuto alla presenza dei rappresentanti e dei tecnici della Jeol, dei ricercatori e responsabili dell’Università del Salento e di ricercatori con riconosciuta esperienza di livello internazionale del campo della micrososcopia elettronica afferenti al CNR e ad Area Science Park (Trieste).
“L’installazione del microscopio è stata anche una sfida dal punto di vista tecnico. – conclude il professor Gianluca Quarta, docente di Fisica applicata e responsabile per UniSalento per l’esecuzione del contratto di fornitura con Jeol – Ha richiesto un’accurata progettazione della stanza sperimentale, con caratteristiche molto stringenti in termini di riduzione delle vibrazioni e del rumore, dei campi elettromagnetici e della stabilità in temperatura”.