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Sembra un Rave

Sempre assembrati, come se niente fosse accaduto finora. E poi non lamentiamoci se il virus continua a propagarsi. Una foto scattata nel bel mezzo di quello che potrebbe sembrare addirittura un rave.

Invece, accade in tutte le “zone della movida barese”. In centro, come a Torre a Mare. Sul lungomare come lungo le vie principali di Bari.

Bene! Penserà qualcuno. Allora il commercio non può lamentarsi. E invece no. Perchè i negozi, la maggior parte, sono vuoti.

Sembra quasi che la gente non abbia paura di assembrarsi all’esterno (fregandosene delle mascherine e della distanza interpersonale), ma poi tema di entrare nelle boutique e nei negozi del centro, che restano semivuoti.

E nessuno ha nulla da dire sugli ipermercati? Va bene l’approvvigionamento. Ma ormai è negli ipermercati e nei mezzi pubblici che si trova il maggior numero di gente.

Però i teatri, le discoteche, i cinema, sono chiusi. E i vari Netflix proliferano. Sarebbe giusto forse pagare i ristori a chi chiude con i maggiori incassi di chi ha una attività online. E chiudere gli aeroporti. E limitare l’afflusso ai Centri Commerciali.

Ma in primis, multare tutti quelli che continuano ad assembrarsi.