Maggio: il folklore e la sacralità delle feste patronali
Luci, profumi, fuochi d’artifico e nostalgia: le feste patronali nel leccese, come in tutto il mezzogiorno sono una cosa molto seria, rievocano vecchi sentimenti e creano nuovi ricordi.
Le settimane che le precedono sono caratterizzate da una grande preparazione non solo spirituale ma anche logistica. L’obiettivo è sempre lo stesso: onorare il Santo patrono o la santa patrona nel migliore dei modi ma far divertire tutta la popolazione. Per i cittadini rappresentano un momento di svago ma anche l’occasione per ritrovarsi con i compaesani e con vecchie conoscenze che accorrono nel paese di proposito per l’occasione. Nel mese di maggio in provincia di Lecce sono diverse le feste patronali: si parte l’otto maggio a Supersano dove si festeggia San Michele Arcangelo. La data non è casuale: a maggio ricorre l’anniversario dell’apparizione dell’Arcangelo sul Monte Gargano, risale all’anno 490 laddove oggi è presente il santuario di Monte Sant’Angelo.
Si prosegue il giorno successivo a Mglie dove si festeggia San Nicola, il santo verrà onorato anche nella seconda domenica di maggio e il 19 maggio successivi rispettivamente ad Aradeo e Cursi. “Scoppiettante” ultima domenica di maggio a Parabita e a Racale dove si onorano la Madonna della cultura e San sebastiano. Le feste patronali consentono come sempre alla popolazione locale e ai turisti di apprendere le tradizioni dei vari comuni, che sebbene siano vicini tra loro, cambiano spesso radicalmente nei culti, nei cibi e nel dialetto.