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Puglia: Tar ordina ritorno a scuola. Perché?

Il Tar di Bari ha sospeso l’ordinanza del Governatore della Puglia, Michele Emiliano, e ha disposto dunque che si torni a scuola.

Ma cosa succede in altre zone d’Italia? Abbiamo cercato qua e là testimonianze dirette e per esempio a Piacenza, le scuole dell’infanzia, primaria, e secondaria di primo grado, sono tutte normalmente in funzione. In alcune si sospendono le lezioni quando un bambino viene trovato positivo al Covid. Il bambino positivo (che evidentemente ha contratto il virus fuori dall’ambiente scolastico visto che tutti i suoi compagni risultano negativi) resta il solo a non tornare a scuola e per lui si attiva la DDI.

In quelle scuole non vengono adottate misure diverse da quelle raccomandate per tutti, e cioè mascherine (anche da seduti) un metro di distanza, igienizzazione degli ambienti scolastici e dei bagni, ad ogni uso.

E in nessuna di quelle classi si è attivato un focolaio o un contagio tra più alunni e docenti.

Allora, il problema è che le precauzioni vanno rispettate. Senza se e senza ma. Però, quelli che si assembrano lungo le vie del centro di Bari non sono gli alunni delle scuole, ma i fratelli e le sorelle più grandi, gli adulti, i genitori, in alcuni casi. Tante foto scattate dimostrano questo, non che le scuole siano ricettacoli di Covid.

Evidentemente, in Puglia, almeno, i cittadini devono ancora imparare l’educazione, e il rispetto verso gli altri. Ed è inutile fare ordinanze se i cittadini poi non si curano delle norme più elementari.