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I 100 anni di UniBa. Appello degli universitari alla Ministra Bernini: “Stop ai tagli”

In data odierna, è stato celebrato il centenario dell’Università di Bari.

Importantissima giornata per il rettore, Stefano Bronzini, che ha colto anche l’occasione per inaugurare il nuovo anno accademico 24’-25’, che sarà il suo ultimo anno.

Presente anche la ministra per l’Università: Anna Maria Bernini.

Un appello, quello degli studenti che aderiscono a Udu Link Bari e Cambiare Rotta, che dinanzi al Teatro chiedono alla ministra stop ai tagli.

All’arrivo, la ministra risponde alle proteste degli studenti: “Noi abbiamo dato all’Università di Bari, e sicuramente il rettore Bronzini ce lo riconoscerà, in tre anni circa un miliardo e 15 milioni tra Fondo di finanziamento ordinario e Pnrr. Abbiamo avuto un fondo di finanziamento ordinario straordinariamente alto l’anno scorso, una piccola flessione nel 2024 e un aumento significativo, il 4 per cento in legge di bilancio, per il 2025. Noi non abbiamo intenzione di tagliare ma di incrementare”. “Soprattutto – ha aggiunto – abbiamo intenzione di valorizzare le università del Sud, non solamente con il fondo di finanziamento ordinario, ma anche con un fondo di coesione che investirà tantissimo dopo il 2026, cioè quando finirà il famoso Pnrr: quando mancheranno quei fondi noi abbiamo già preparato in legge di bilancio 300 milioni e altri fondi, sul Fondo di coesione per aiutare soprattutto, all’80 per cento, le università del Sud”.

La Bernini ha espresso anche un commento sull’importanza dell’università di Bari: “Sono qui, per attestare che l’Università di Bari, come incrocio tra l’oriente e l’occidente e porta verso il Mediterraneo, avrà un grande futuro soprattutto nell’ottica del piano Mattei”.

La giornata, con target: “Il mio equivoco”, è iniziata con straordinarie proiezioni luminose sulla volta del Politeama, accompagnate dall’esecuzione del “Gaudemus Igitur”, del coro Harmonia dell’ateneo barese, diretto da Sergio Lella.

Durante i festeggiamenti, sono stati consegnati i sigilli d’oro a due ex alunni: Silvana Sciarra, ex giudice della Corte costituzionale, e Vito Campese, del Kidney research center.

“Il mio equivoco – ha detto Sciarra – nasce da un ricordo, ero iscritta a Giurisprudenza e avevo voglia di andare altrove. Avevo preparato una valigia immaginaria. Al secondo anno ho incontrato il professore che mi ha aiutata a trovare la mia strada”.

Campese ha evidenziato: “Sono uno dei cervelli fuggiti, ma non c’è libertà di azione se bisogna andare all’estero. Le università del Sud non sono in buona salute”.

Il sigillo d’oro è stato consegnato anche a Leo Muscato, regista dell’ultima prima della Scala, a Milano, autore di un intervento sugli “equivoci del curriculum”.

La studentessa rifugiata Luz Yanet Ortiz Baltan, invece, ha chiarito che: “Equivoco è confondere il privilegio con il merito”.

La ministra Bernini ha evidenziato l’esigenza di “equiparare l’alta formazione accademica con l’alta formazione artistica”, puntando sulla “contaminazione”.

Infine la lectio magistralis del presidente dell’Accademia della Crusca, Paolo D’Achille, che ha giocato sull’equivoco generato dall’etimologia e uso di alcune parole come “patriarcato, diverso da maschilismo”.

Dalle ore 19:30, in Piazza Libertà a Bari, in programma il concerto di Daniele Silvestri.