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Francesco Monteleone: la scuola dei Teen

Francesco Monteleone: conduttore televisivo, speaker radiofonico, giornalista, filosofo, scrittore. Quale di questi “cappelli” ti va più comodo?

È vero che ho fatto (e continuo a fare) tutti questi lavori, ma senza cercare la gloria o pensando ad arricchirmi. In ognuno ci ho messo sempre il massimo impegno, senza preferenze. Ti rispondo da casa, sono solo, non mi vede nessuno, eppure se scegliessi uno di quei titoli per darmi un tono, arrossirei dalla vergogna. In verità, ho sempre avuto una naturale facilità a comunicare e poiché vedevo che la società, sospinta dalla avidità verso il profitto, precipitava nel baratro dell’ignoranza, mi opponevo utilizzando i media a disposizione. Ogni volta per me è stato importante il messaggio da dare al pubblico, in forma di arte, di spettacolo o di cultura. E per ognuno di quei progetti posso dire, con fierezza, di aver realizzato sempre qualcosa di utile, sperimentale, originale.  

Di recente è uscito il tuo ultimo libro, dal titolo “La scuola dei teen”. Di cosa parla?

Tratta di filosofi e di filosofia per tutte quelle persone che conoscono poco la materia e i suoi maestri e per questa ragione non ne comprendono la straordinaria importanza.  La filosofia, che è il sinonimo di saggezza, serve per affrontare il nostro destino, i pericoli che ci minacciano, le delusioni e le sofferenze che ci segnano l’anima. Quei professoroni che nelle università predicano che la metafisica (si chiama pure così) è fatta per pochi ed è accessibile a pochi, ai ‘migliori’, affermano cazzate. La filosofia deve essere semplice e comprensibile a tutti e questo lavoro è un piccolo manuale introduttivo, illustrato meravigliosamente da Giuseppe Inciardi.

Insomma ho scritto un libro per ‘ragazzi adulti’ e per ‘adulti ragazzi’ che vogliono avvicinarsi al pensiero più puro. I superficiali continuino a frequentare le giostre.

Credi che la filosofia, a scuola, sia ancora una materia che ha il suo “appeal” alla stregua di altre?

Più delle altre, caro Roberto. Gli uomini e le donne, quando sono nell’età dell’apprendimento, devono ricevere, come primissimo insegnamento, proprio quello morale: devono capire il rispetto verso gli altri; devono sapere distinguere il vero dal falso, il giusto dall’ingiusto, il bello dal brutto.  

Quanta filosofia pensi ci sia -ancora oggi- nascosta nelle pieghe della quotidianità, e quanto di quotidiano -invece- si può spiegare con l’aiuto della filosofia?

Guarda nella tua vita stessa. Quando, ogni giorno, dialoghi con la tua amata madre non avverti che ti sta dicendo cose importanti, per il tuo bene? Quando dibatti con le persone che stimi su temi esistenziali, non avverti che stai imparando qualcosa? La filosofia è sempre e dappertutto; essa è la riflessione sulla realtà, fatta con sincerità, in un contesto democratico e con una certa libertà di espressione.

Quali sono i tuoi prossimi obiettivi, cioè, stai preparando già un altro libro? O un’altra trasmissione?

Sto scrivendo un libro di “Calciosofia” per il mondo del football, del quale sarò molto orgoglioso. Ho fatto 3 lezioni di etica dello sport ai giocatori piccoli e grandi del Bisceglie calcio e quando ho visto il loro enorme interesse, ho deciso di mettere tutto su pagine che possano rileggere e studiare con più impegno, oltre quello che utilizzano nell’allenamento fisico.

 Per le trasmissioni mi basta e spero che duri a lungo la bellissima ‘Red radio’ della quale tu sei un co-editore. Con Caterina Firinu e Franco Cirici stiamo realizzando un esperimento radiofonico che non ha niente di meno delle grandi trasmissioni nazionali.

Quali sono, in conclusione, i tuoi “media” preferiti?

Sono i media nei quali il pensiero, nell’esprimersi, non ha bisogno di travestirsi o di recitare finzioni, quindi preferisco la radio e i libri. Non c’è niente di meglio che io conosca. E tu mi capisci bene, visto che fai con grande successo entrambe le cose.

Grazie a Francesco Monteleone, e in bocca al lupo per il suo libro “La scuola dei teen”