Al via il progetto “Gallipoli, qui dove finisce il mare ed inizia la terra”
Si chiama “Gallipoli, qui dove finisce il mare ed inizia la terra” il progetto presentato in mattinata a Gallipoli, che punta alla valorizzazione del Museo Civico “Emanuele Barba” e dell’archivio storico, grazie ad un finanziamento di 273mila euro ottenuto dall’amministrazione comunale dal “Fondo Cultura” del Ministero della Cultura (MIC). All’incontro, oltre al sindaco Stefano Minerva, hanno preso parte anche l’archivista Giovanna Bino, coordinatrice del progetto scientifico, ed Elisa Monsellato, referente dell’associazione 34° Fuso, che collabora nella realizzazione delle attività.
L’iniziativa nasce dall’idea di proporre il museo come habitat narrativo, luogo attivo di sperimentazione artistica e territorio della memoria, dove i linguaggi interattivi valorizzano le condizioni di partecipazione con il pubblico e con le comunità virtuali.
In particolare, “Gallipoli, qui dove finisce il mare ed inizia la terra” ha lo scopo di promuovere e valorizzare il patrimonio culturale nella sua interezza, per favorire la destagionalizzazione delle attività turistiche presenti, l’allungamento delle permanenze turistiche, la forte integrazione tra il sistema costiero, tradizionalmente legato ad un turismo di tipo balneare e le nuove potenzialità della città d’arte con le sue emergenze culturali e storiche.
“Rendere il patrimonio culturale fruibile e favorire la tutela e la valorizzazione dei contenitori culturali sono gli obiettivi primari del progetto. Da oggi parte ufficialmente il progetto che vedrà per tutto il 2023 i nostri contenitori culturali vivi più che mai – commenta il sindaco Stefano Minerva – Restituiamo alla città un ennesimo risultato, continuiamo ad investire sulla cultura”.
“Gallipoli, qui dove finisce il mare ed inizia la terra” si articola in sei azioni a partire dalla catalogazione del fondo librario antico costituito da libri rari e di pregio, un patrimonio preziosissimo di circa 10.000 volumi databili tra il sec. XVII-XIX. Particolare attenzione anche è data alla digitalizzazione di alcuni volumi rari e di pregio del fondo del Museo Civico, di documenti preunitari dell’archivio comunale e del fondo archivistico Vernole contenente rari spartiti musicali. Tra le tante anche la digitalizzazione dell’ ”Albo del donatore”, il manoscritto che costituisce uno strumento prezioso di ricostruzione della provenienza dei fondi pervenuti al Museo, compilato dalla data del 28 novembre 1866 sino al 18 febbraio 1994.
Tra le azioni anche la realizzazione della digital library, l’allestimento di due percorsi tematici di fruizione multimediali (realtà aumentata), la valorizzazione dei beni attraverso attività educative incentrate sul patrimonio e sulla figura del fondatore del Museo di Emanuele Barba e l’installazione di una riproduzione artistica in carta di Emanuele Barba in grandezza naturale.
Inoltre partire dal 19 maggio fino al 16 dicembre più di venti sono gli appuntamenti previsti dall’iniziativa, tra laboratori, passeggiate, visite guidate e incontri: il 19 e il 20 maggio, dalle 17 alle 19, la Biblioteca comunale ospita laboratori creativi ispirati ai reperti del museo dedicati ai più piccoli (19 maggio – 6/12 anni; 20 maggio – 12/16 anni).
“Il progetto è un importante risultato per la città perché consente di creare nuove modalità di connessione e di accesso per tre luoghi identitari. – ha aggiunto Elisa Monsellato – Da maggio a giugno si lavorerà in sinergia con gli operatori locali su tre linee di intervento. La prima è digitalizzazione di parte del patrimonio; la seconda è la sua narrazione multimediale e interattiva e infine si lavorerà sulla divulgazione con un calendario fitto di attività per tutte le fasce di pubblico, dai bambini agli adulti senza escludere i visitatori estivi. A questi ultimi in particolare si darà l’opportunità di scoprire la città di Gallipoli “dove finisce il mare e inizia la terra” come cita il titolo del progetto”.