Lecce

XXV anniversario della morte di mons. Nicola Riezzo, Squinzano ricorda la figura del Servo di Dio

Per chiunque lo ha conosciuto di persona, mons. Nicola Riezzo è stato un padre e un pastore esemplare, oltre che una guida spirituale sicura per tutti, un esempio e un intercessore presso Dio. Per ricordare il Servo di Dio, a venticinque anni dalla sua morte, avvenuta il 20 agosto 1998, Squinzano darà il via a una serie di eventi commemorativi per ricordare il Servo di Dio Nicola Riezzo, a venticinque anni dalla sua morte, avvenuta il 20 agosto 1998. Il programma inizierà alle 19, nell’auditorium “Giovanni Paolo II”, con un convegno di studi promosso dall’Azione cattolica cittadina sul tema: “L’eredità spirituale di mons. Nicola Riezzo”. Il convegno vedrà gli interventi dell’arcivescovo Luigi Pezzuto, del parroco della matrice di Maglie mons. Salvatore Sisinni, di mons. Luigi Manca, postulatore della causa di canonizzazione del Servo di Dio, e di Silvia Quarta Serafino, autrice della prima biografia. I lavori saranno introdotti dal parroco di Squinzano, don Alessandro Scevola.

Venerdì 6 ottobre, alle 19, si terrà la solenne concelebrazione eucaristica nella chiesa madre, presieduta dall’arcivescovo Michele Seccia. Il programma si concluderà domenica 8 ottobre con un pellegrinaggio a Otranto, ultima sede episcopale di mons. Nicola Riezzo, organizzato da don Scevola, con partenza alle 15.30.

Nicola Riezzo nacque a Squinzano l’11 dicembre 1904 e intraprese la formazione sacerdotale nei seminari di Lecce, Molfetta e Roma. Dopo aver conseguito la laurea in teologia presso l’Università Gregoriana di Roma, fu ordinato sacerdote a Squinzano il 21 agosto 1927 dal vescovo di Lecce, mons. Gennaro Trama. Insegnò teologia nei seminari di Assisi e Molfetta.

Il 25 marzo 1958, fu eletto vescovo di Castellaneta e consacrato il 29 giugno dello stesso anno nella cattedrale di Lecce da mons. Francesco Minerva. Partecipò attivamente a tutte le sessioni del Concilio Vaticano II e, nel 1969, fu trasferito alla sede arcivescovile di Otranto, dove divenne l’ultimo metropolita.

Nel 1980, accolse per la prima volta Giovanni Paolo II in Puglia, a Otranto. Un anno dopo, all’età di 77 anni, lasciò la diocesi per ritornare a Squinzano, dove visse fino alla sua morte nel 1998. Le sue spoglie riposano nella chiesa matrice di Squinzano dal 2008, in occasione del decimo anniversario della sua morte.

Il processo diocesano sulla vita, le virtù e la fama di santità del Servo di Dio Nicola Riezzo si è concluso il 7 ottobre 2008, dopo tre anni di intenso lavoro da parte della postulazione guidata dal sacerdote squinzanese mons. Luigi Manca.