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Nature: attenti ai Supermercati

La rivista Nature ha pubblicato uno studio condotto da esperti della Stanford University e della Northwestern University, secondo cui i luoghi affollati sono i più “a rischio” per i contagi da Coronavirus.

Lo studio, in certo qual modo, conferma le decisioni prese in “cabina di regia” dai vari Governi (anche regionali, come in Puglia) che hanno fatto sì restassero chiusi Ristoranti, Bar e spazi affollati.

Proprio sotto questo aspetto (laddove non lo si fosse capito) hanno giocato nettamente a sfavore le varie “movide” verificatesi quando la Puglia era in zona gialla.

Gli esperti hanno studiato -infatti- la mobilità oltre a tutta una serie di informazioni demografiche, epidemiologiche, e anche di reddito, e ciò in numerosi quartieri statunitensi per ricavare statistiche relative alle possibilità di contagio.

La ricerca ha evidenziato anche alcune disparità, sotto l’aspetto del rischio di infezione, in base allo stato sociale ed economico di coloro che sono stati analizzati in base alle proprie abitudini.

Il gruppo di studiosi ha utilizzato dati raccolti tra l’1 marzo e il 2 maggio 2020, utilizzando il criterio della mobilità e i telefoni cellulari, per mappare i movimenti di 98 milioni di persone, negli States, e le simulazioni hanno previsto con precisione il contagio giornaliero -che è stato poi confermato- in dieci delle più grandi aree metropolitane, tra cui Chicago, New York e San Francisco.

Dalla mappatura emergerebbe una maggiore esposizione al rischio di contagi delle classi meno abbienti, per le quali a essere più rischiosi risulterebbero -mediamente- i negozi di alimentari e ciò dal punto di vista della possibilità di assembramenti.

Quindi anche supermercati e ipermercati a rischio, ma in fin dei conti sono tutte cose che sapevamo già, avendole viste con i nostri occhi.

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