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Kevin e il suo “United Artists”

Lui è Kevin Dellino, presentatore e autore pugliese, ed è il Responsabile del progetto denominato “Artisti Uniti ai Medici” per CRI.

Nell’imminenza del  72° Festival della Canzone Italiana che si svolgerà al Teatro Ariston di Sanremo dal 1º al 5 febbraio 2022  con la conduzione, per il terzo anno consecutivo, di Amadeus, che ne sarà anche il direttore artistico), Kevin ha rivolto a lui un appello lanciato dalle pagine del Settimanale TUTTO.

“Artisti uniti ai medici” è un progetto nato in piena pandemia per rinforzare l’importante messaggio di speranza, che vede la partecipazione di oltre 30 artisti nazionali interpretando l’inno ai medici riscritto da Mogol sulle note de “Il mio canto libero”.

Quest’anno ricorre il cinquantesimo anniversario de “Il mio canto libero” di Lucio Battisti, e per Kevin è la miglior occasione per festeggiare questo grande capolavoro della musica italiana sul palco dell’Ariston, teatro di grandi emozioni che, grazie alla musica, riesce ogni anno a regalare nuove speranze.

Questa edizione del festival per tutti rappresenta la rinascita, e, visti anche i nomi dei protagonisti in gara, ci aspettiamo un grandissimo spettacolo. Sanremo è il tempio della musica, ed è oggi che questo brano assume un valore ancora più significativo e profondo.

Per questo motivo, Kevin Dellino ha pensato di proporlo proprio al direttore artistico, che ha conosciuto personalmente durante le registrazioni di “Cuore di mamma”, su Rai 2, sperando possa accogliere il suo grido.

“Attualmente siamo ancora costretti a rispettare un protocollo molto rigido che penalizza fra tutte la categoria dell’intrattenimento fino al 30 Gennaio” dice Kevin.

“Le serate del Festival riporteranno inevitabilmente un pò di sana normalità, quella che stiamo così tanto attendendo” prosegue. “Questa canzone invita alla prudenza e al rispetto delle regole, cose che oggi giorno in pochi realmente si impegnano a fare. Ed è per questo motivo che il messaggio diventa importante e spero davvero che possa stimolare un senso di responsabilità maggiore in tutti nei confronti del problema”.