Il Centro tartarughe marine sarà trasferito a Frigole: approvato il progetto definitivo
Il Centro di recupero tartarughe marine del Salento sarà trasferito a breve nel complesso delle idrovore di Frigole. È quanto ha stabilito la giunta comunale di Lecce che, nelle scorse ore, ha approvato il progetto definitivo per i lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo dell’ex “casa del guardiano”, che il Comune ha recentemente avuto in concessione per 30 anni dal Consorzio di Bonifica Ugento Li Foggi insieme a un piccolo deposito e un’area scoperta.
Qui, quindi, potrà operare il Centro, che in passato era ospitato nella Masseria del Parco Naturale Regionale “Bosco e Paludi di Rauccio”: un trasferimento che era già stato deliberato dal consiglio comunale nel maggio del 2021. Per realizzarlo, al Comune di Lecce sono stati destinati 206 mila euro: una somma con la quale saranno coperti i costi dei lavori e la creazione di un attrattore culturale e naturalistico.
L’intervento rientra nell’ambito del progetto MYSEA – Osservatorio sui mari di Puglia per la tutela della Caretta caretta, che coinvolge i Centri di recupero tartarughe marine presenti sulla costa pugliese nei Comuni di Manfredonia, Zapponeta, Molfetta, Lecce (PNR “Bosco e Paludi di Rauccio”) e l’Ente di Gestione della Riserva Naturale Marina Torre Guaceto, finanziato con quasi 700mila euro complessivi di fondi regionali destinati alla tutela e valorizzazione della biodiversità terrestre e marina. Nello specifico, il progetto si propone di creare e organizzare una rete regionale per il recupero, il soccorso, l’affidamento e la gestione delle tartarughe marine, ai fini della riabilitazione e della ricerca scientifica., visto che la Puglia costituisce un’importante area di identificazione e migrazione delle Caretta caretta.
«La riqualificazione dell’immobile che ospiterà il centro di recupero tartarughe – dichiara l’assessora alle Politiche urbanistiche Rita Miglietta – non è importante solo per la funzione di cura e soccorso che andrà a svolgere per le tartarughe, ma anche perchè contribuirà alla rigenerazione del complesso delle idrovore di Frigole, un’imponente ed unica testimonianza di archeologia industriale della nostra costa, memoria di una grande opera di ingegneria idraulica dei primi del Novecento, creata per la rigenerazione e la bonifica del territorio attraverso la movimentazione e irreggimentazione delle acque. Il centro tartarughe a Frigole rientra, poi, fra gli usi naturalistici che abbiamo previsto nella nostra visione multifunzionale della costa, insieme agli usi culturali, sportivi e balneari, ponendosi come un nuovo attrattore naturalistico e culturale costiero».