Bari: arriva Moderna
Sono arrivate anche a Bari le prime dosi del vaccino Moderna. Saranno somministrate presso l’Hub della Fiera del Levante ai soggetti più fragili, ultraottantenni.
Come funziona questo vaccino, che giunge in Italia dopo lo Pfizer e l’AstraZeneca? Intanto, diciamo subito che si tratta di un altro vaccino a due dosi, quindi una prima e una seconda di “richiamo” che viene inettata 14 giorno dopo la prima dose.
Deve essere somministrato con attenzione a soggetti in terapia anticoagulante (Coumadin), poiché in questi soggetti possono verificarsi sanguinamento o formazione di ematomi in seguito alla somministrazione.
È stato autorizzato dall’ EMA (European Medicines Agency – Agenzia Europea per i Medicinali) e dall’ AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) ed è indicato nelle persone a partire dai 18 anni di età.
Una volta iniettato, l’mRNA viene assorbito nel citoplasma delle cellule e inizia la sintesi delle proteine Spike, che stimolano la produzione di anticorpi specifici da parte del sistema immunitario; cioè, con il vaccino si introduce l’informazione genetica fondamentale alla cellula per costruire copie della proteina Spike, dunque non si introduce il virus vero e proprio, ed è anche per questo che il vaccino non può in alcun modo provocare COVID-19 nella persona vaccinata.
Con la vaccinazione inoltre si attivano le cellule T che preparano il sistema immunitario a rispondere a eventuali ulteriori esposizioni al virus SARS-CoV-2: quindi, se il soggetto a cui è stato somministrato Moderna, in futuro dovesse entrare in contatto con il virus, ebbene il suo sistema immunitario ne avrà “memoria” e lo riconoscerà, attivandosi per combatterlo, e impedirà alle proteine Spike l’ingresso all’interno delle cellule.
Infine, terminato il proprio lavoro, pochi giorni dopo la vaccinazione l’mRNA del vaccino si degrada naturalmente: non c’è pertanto alcun rischio che entri nel nucleo delle cellule e ne modifichi il DNA.
Circa le modalità di reclutamento dei pazienti da vaccinare, medici, distretti e dipartimento di prevenzione collaboreranno per le richieste delle dosi da somministrare agli assistiti.