Puglia

Turismo, Puglia e sole

E’ vero: riaprire a fine aprile/metà maggio, potrebbe essere ancora troppo presto. Molti ristoratori si chiedono che fare se dovesse piovere (visto che si parla di riaperture serali ma all’aperto), e altri dicono che è troppo tardi per preparare adeguatamente una stagione turistica.

I dati che vengono dagli osservatori turistici prevedono una riduzione delle presenze dall’estero, con conseguente perdita -stimata- di non meno di un miliardo di euro.

Di certo la ragione in questi casi appartiene un pò a tutti, e poi c’è l’andamento incerto della campagna vaccinale che non consentirebbe, non ancora, di poter fare previsioni affidabili.

Nessuno, però, guarda a questa primavera. Iniziata in anticipo, con freddo ed eventi piovosi, e che lascia presagire le seguirà una estate con parecchio sole.

Ecco perché la Puglia -secondo noi- dovrà puntare sul sole. Il bel sole salentino, che si riflette nelle verdi acque del Gargano, che gioca in trasparenze e luccichii con il mare tarantino, che ravviva le giornate delle coste adriatiche, con località da sempre note ai turisti.

Ma non solo. I ristoratori, gli albergatori, il commercio estivo, insomma, se gestito in modo intelligente, deve contribuire alla ripartenza, e può farlo sicuramente se “alletterà” chi vorrà viaggiare e prendersi la classica settimana estiva di riposo.

Il Turismo non dovrà essere la scusa per rialzi di prezzi intesi come “cura” per quanto è andato perso: non è giusto far pesare sulle spalle dei turisti le perdite che ci sono state con il Coronavirus. Bisogna essere lungimiranti e investire sull’immagine della nostra Regione.

Il sole, che certamente non mancherà di aiutare, ci rende fiduciosi che “tutto potrà andare bene”. Ma se i prezzi saranno “di invito” magari andrà anche meglio.

E poi, se l’estate sarà lunga, si aggiungerà anche settembre; a maggio ci si può preparare per quattro mesi di stagione turistica, se lo si vuole davvero.