“Siamo in riserva”: Acquedotto Pugliese rilancia l’allarme siccità. Serve l’impegno di tutti per custodire l’acqua
Le riserve idriche sono al limite e la stagione estiva si preannuncia difficile: le fonti da cui si approvvigiona l’Acquedotto Pugliese (AQP) registrano livelli di disponibilità inferiori alla media e le previsioni non lasciano spazio all’ottimismo.
In risposta, AQP rilancia la campagna “Siamo in riserva”, un appello collettivo al risparmio idrico rivolto ai circa 4 milioni di cittadini serviti.
Ogni gesto, anche il più piccolo, può fare la differenza.
Negli ultimi mesi le piogge sono state scarse, e con l’arrivo del caldo aumenta anche il consumo di acqua.
Per questo è fondamentale agire subito, facendo ciascuno la propria parte per contenere gli sprechi e utilizzare in modo più consapevole una risorsa sempre più scarsa.
Le misure già messe in campo da AQP – come la riduzione delle pressioni nella rete idrica, attiva dal 21 ottobre scorso – hanno contribuito a limitare i danni, ma non bastano: occorre uno sforzo condiviso.
Nel 2024, la Puglia e le zone della Campania servite da AQP sono riuscite a garantire la continuità del servizio idrico, a differenza di molte aree del Sud Italia che hanno sofferto pesanti disservizi.
Un risultato possibile grazie a una rete idrica tra le più articolate d’Europa e agli investimenti in tecnologie e infrastrutture.
Rispetto al 2009, oggi il sistema AQP riesce a risparmiare ogni anno oltre 100 milioni di metri cubi d’acqua: una quantità pari a quella contenuta nell’invaso del Pertusillo.
Tuttavia, le crisi idriche hanno spesso un andamento biennale, e il secondo anno è quello in cui si manifestano le conseguenze più gravi.
Le piogge autunnali e invernali non sono riuscite a colmare il deficit accumulato, e oggi il volume complessivo di acqua presente negli invasi è inferiore del 42% rispetto alla media storica.
Anche le sorgenti irpine, fondamentali per l’approvvigionamento, segnano un calo del 29% nella portata media.
L’Osservatorio dell’Autorità di Bacino dell’Appennino Meridionale classifica attualmente la Puglia in uno stato di severità idrica medio-alto, in peggioramento rispetto allo scorso anno.
La siccità non è un evento isolato, ma uno dei segni più evidenti della crisi climatica in atto, che colpisce in modo particolare il Mediterraneo.
L’emergenza attuale è la quarta dal 2000 e la più critica finora.
AQP, insieme alla Regione Puglia e all’Autorità Idrica Pugliese, da tempo lavora su tre fronti: il risanamento e la digitalizzazione delle reti, con interventi su 1.300 km di condotte per un valore di 800 milioni di euro; il riutilizzo delle acque reflue affinate, con 45 impianti pronti a fornire oltre 60 milioni di metri cubi all’agricoltura; e la ricerca di nuove fonti, tra cui interconnessioni con altre regioni e la costruzione di dissalatori per aumentare l’autonomia idrica del territorio.
L’acqua è un bene prezioso, e oggi più che mai è fondamentale custodirla con attenzione.
Solo con l’impegno di tutti possiamo superare questa crisi.
(Immagine AQP)